CAFFÈ VERDE

CAFFÈ VERDE

È il chicco del caffè non ancora maturo. In caffè verde, a differenza di suo “fratello” nero, non è sottoposto a tostatura e torrefazione, ma viene semplicemente lasciato essiccare al sole. Si tratta dunque semplicemente di chicchi di caffè “crudo”. In questo modo il chicco mantiene il suo naturale colore verde-acido smeraldo e preserva inalterate anche le sue proprietà organolettiche. I chicchi di caffè sono il frutto di una pianta appartenente a diverse specie dello stesso genere Coffea, della famiglia delle Rubiaceae. La Coffea arabica originaria dell’Etiopia, la Coffea robusta dell’Africa tropicale, l’Excelsia, la Mauritania e altre specie minori, anche di nuova scoperta. In origine, coltivato dal 1000 a.C. circa in Arabia sul Mar Rosso, veniva consumata una bevanda ricavata dall’infusione dei chicchi di caffè verde non tostato. Il caffè poi si diffuse nel XV secolo in Medio Oriente, soprattutto a Damasco, dove si inventò la torrefazione. Poi venne esportato in Sud America, soprattutto Colombia e Brasile. Per poi giungere in Europa nel XVII, con enorme successo proprio per l’effetto tonico e risvegliante sia sulla mente sia per il fisico. Il termine “caffè” deriva dal nome della regione dell’Etiopia sud-occidentale in cui era maggiormente diffuso: la Caffa.

Le virtù dimagranti del caffè verde

È una delle “mode” legate alle diete dimagranti degli ultimi anni. Il caffè verde viene utilizzato come integratore se si vuole perdere peso, poiché contiene un mix di principi attivi che agiscono sinergicamente stimolando il metabolismo dei grassi e limitando l’assorbimento degli zuccheri. Vediamo quali sono. Rispetto al caffè nero ha un contenuto di caffeina minore, oltre che essere qualitativamente diversa. La caffeina del caffè verde, infatti, è a rilascio graduale. Questo perché nei chicchi non torrefatti, la caffeina è legata all’acido clorogenico (formando il clorogenato), un composto antiossidante il quale fa si che la caffeina venga assorbita più lentamente e rimanga in circolo più a lungo, senza sbalzi improvvisi. In pratica, con una tazzina di caffè nero la caffeina agisce entro mezz’ora, risvegliandoci dal torpore, ma poi l’effetto svanisce nel giro di qualche ora. Con il caffè verde, invece, la caffeina viene rilasciata gradualmente, a livello delle mucose gastriche, per poi permanere nel sangue di più, con un effetto tonico prolungato e minori effetti collaterali. Riguardo al potere dimagrante, la caffeina del caffè verde agisce in due modi. Da un lato, l’acido clorogenico con cui si lega, riduce la formazione di glucosio, che avviene a partire dal glicogeno a livello epatico. Dall’altro, sempre l’acido clorogenico (e quindi la caffeina presente nel caffè verde) diminuisce la quantità di zuccheri assorbiti a livello intestinale. Il risultato combinato è un abbassamento dei valori di glucosio nel sangue e, quindi, del livello di glicemia. Ecco perché il caffè verde può essere un valido integratore anche in caso di diabete e valori glicemici elevati. Le proprietà dimagranti del caffè verde (comprovate da vari studi clinici, tra cui uno condotto nel 2012 all’Università di Cranston in Pennysilvania), sono legate sì alla presenza di caffeina che stimola il metabolismo, ma anche all’attivazione delle catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che facilitano la lipolisi. Il caffè verde contiene altre sostanze, le metilxantine, che hanno un effetto lipolitico diretto. Queste ultime sono in grado di “sciogliere” le cellule adipose, riducendone le dimensioni, e limitano l’assorbimento dei grassi, mettendo in circolo gli acidi grassi liberati dal tessuto adiposo. Questi, per essere davvero smaltiti, devono poi essere metabolizzati dall’organismo grazie a un’adeguata attività fisica. In definitiva, il caffè verde è un vero e proprio brucia-grassi, ma va “aiutato” con una dieta bilanciata e sane abitudini di vita.

Altre proprietà benefiche del caffè verde

Il caffè verde è ricco anche di altre sostanze nutritive utili al nostro organismo. Sali minerali, vitamine e polifenoli in concentrazioni più elevate rispetto al caffè nero, che li perde a causa del processo di torrefazione. Polifenoli, come l’acido tannico e l’acido ferulico, ostacolano l’azione dei radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare, oltre ad agire contro le infiammazioni. Il caffè verde è ricco di sostanze antiossidanti, ben quattro volte più del the verde. Omega 3 e omega 6, vit gruppo b, importanti per il nostro benessere e che migliorano le difese immunitarie. Il contenuto di amminoacidi e proteine, poi, è utile per rinforzare gli apparati tegumetari di pelle e capelli. Rispetto al caffè nero, il caffè verde è molto meno acido. Il ph del caffè “crudo” infatti è di circa 5 contro i 3-3,5 del caffé tostato, per cui risulta essere meno lesivo nei confronti dello stomaco. La caffeina presente nel caffè verde, aiuta anche la concentrazione mentale e la resistenza fisica, contrastando la stanchezza, proprio grazie al lento assorbimento e al rilascio prolungato. Questo andamento costante, senza picchi deleteri, ma lento e graduale è utile per stimolare l’attività cerebrale e aumentare la soglia di attenzione, per esempio in studenti che stanno preparando un esame o chi fa un lavoro intellettuale. Come pure può essere vantaggioso per incrementare l’energia e la risposta muscolare negli atleti prima di una gara. L’acido clorogenico, agendo sui livelli di glucosio del sangue, regola anche la pressione arteriosa e normalizza i livelli di colesterolo, prevenendo il rischio di malattie cardiovascolari, oltre che ipertensione e diabete di tipo 2. L’acido clorogenico, inoltre, favorisce il transito intestinale, migliorando la motilità del colon e promuovendo la disintossicazione dell’organismo dai prodotti di scarto. Sempre l’acido clorogenico, poi, viene trasformato a livello intestinale in acido caffeico, che vanta importanti proprietà anti-infiammatorie, utili a contrastare l’insorgere di varie malattie, tra cui anche patologie tumorali.

Come consumare il caffè verde, posologia e controindicazioni

Il caffè verde non ha proprietà “miracolose”, assumerlo da solo non garantisce un effetto dimagrante se non si abbinano corrette abitudini alimentari e un’attività fisica costante. Per il dosaggio, le confezioni di bustine e compresse riportano le giuste indicazioni. Generalmente preferire l’assunzione al mattino, o comunque sia nel primo arco della giornata, proprio per il suo contenuto in caffeina. Per beneficiare del suo potere anti-fame è suggerito il consumo prima dei pasti principali. Sconsigliato alle donne in gravidanza e che allattano, ai bambini. Controindicato anche a chi soffre di tachicardia e disturbi del sonno, per la caffeina presente, ma in caso di insonnia basta evitare di assumerlo la sera. In ogni caso, è sempre bene rivolgersi a uno specialista in materia, un medico dietologo o un nutrizionista, oppure un naturopata preparato. Mai improvvisare la somministrazione da soli. Il caffè verde viene assunto principalmente sotto forma di bevanda, da preparare a partire dai chicchi interi, ma in commercio esisto preparati di diverso tipo. In erboristeria e farmacia si trovano bustine solubili o da infusione, compresse, capsule e anche altri prodotti composti da vari principi attivi che agiscono in modo sinergico tra loro.